Avevo iniziato questi racconti partendo dal momento in cui misi piede
fuori dall’aereo e quindi credo sarebbe giusto chiudere il cerchio
arrivando fino al momento in cui salgo sul volo che mi riporterà a
Malpensa.
In effetti non c’è un undicesimo giorno o, perlomeno, non c’è molto da raccontare su quella mattinata.
Al
mio risveglio devo finire di preparare gli ultimi bagagli, ma prima di
uscire e fare il check-out devo ancora sbrigare una faccenda. Rinuncio
alla connessione durante il trasferimento a Narita e mi tolgo il peso
della restituzione del router. Così sigillo il pacchetto e vado al
konbini più vicino per spedirlo. Ora posso lasciare definitivamente la
camera e incamminarmi verso la stazione. Rimando la colazione a quando
sarò in aeroporto ma, avendo ancora qualche Yen sulla Pasmo, ne
approfitto per prendermi almeno un succo da un distributore automatico. A
questo punto gli Yen residui si riducono a poche decine e quindi posso
anche restituire la carta ottenendo indietro i miei 500 Yen di
cauzione. Ora non mi resta che salire sul treno della Keisei che mi
riporterà a Narita.
Se il viaggio d’andata mi era quasi volato
via, mentre mi guardavo intorno stordito dalle emozioni, quello del
ritorno sembra eterno.