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Sanja Matsuri: Il Festival di Asakusa (三 社 祭)

Chi mi conosce bene, sa quanto io ami il quartiere tradizionale di Asakusa. Ho quindi deciso di scrivere questo approfondimento sulla festa più importante che si tiene in questa zona di Tokyo.
Ogni anno, durante il week end che coincide con la terza domenica di maggio, si tiene un evento che attira, lungo le strade del quartiere di Asakusa, fra il milione e mezzo e i due milioni di persone. Stiamo parlando di uno dei più importanti Festival Scintoisti di Tokyo: Il Sanja Matsuri (三 社 祭).


A partire dal primo pomeriggio del venerdì, nelle strade di uno dei quartieri più belli e tradizionali di Tokyo, s’iniziano a respirare un’atmosfera unica e d’altri tempi. Inoltre si può apprezzare lo spirito di aggregazione tra gli abitanti del quartiere che vivono questo evento con forte partecipazione, senza distinzione di genere o di età. In questo caso si tratta di un evento religioso ma, per rendere vagamente l’idea e con le dovute proporzioni, si potrebbe paragonarla alla partecipazione che vivono i Senesi durante i giorni del Palio.

LE ORIGINI
L’occasione è quella di celebrare le tre divinità fondatrici del Tempio Senso-ji
(浅草寺). Secondo la leggenda, il 18 marzo del 628, una coppia di fratelli pescatori, Tanamari e Takenari Hinokuma, trovò una statua della Dea Kannon (観音) impigliata nella loro rete, durante una battuta di pesca sul fiume Sumida. 
Immagine tratta dal sito ufficiale del Senso-Ji
La notizia giunse al facoltoso proprietario terreno Hajino Nakatomo che convertì i due fratelli e insieme dedicarono la loro vita alla Dea, consacrandola all’interno di un piccolo tempio. Ancora oggi la statua della Dea Kannon è custodita all’interno del Senso-ji. 
Immagine tratta dal sito ufficiale del Senso-Ji
Il Termine Sanja (che significa tre santuari) fa riferimento all’antico nome del tempio Asakusa Jinja (浅草神社), datogli in onore delle tre divinità fondatrici.

IL PROGRAMMA DELLE TRE GIORNATE DI FESTA

Venerdì: I festeggiamenti hanno inizio alle tredici del venerdì con la parata di Dai-gyoretsu
(大行列), una processione dove sacerdoti, geisha, suonatori di tamburi Taiko e altre figure in costume Edo, sfilano per le strade del quartiere partendo da una zona a nord del Senso-Ji, fino ad arrivare ad Asakusa Jinja verso le 14 del pomeriggio.
Photo by TokyoPhotos
Intorno alle 14.20 e alle 15, nell’edificio principale del tempio e nel Kagura-den, si tengono poi due diverse esibizioni di Binzasara-mai (びんざさら舞), un’antica danza cerimoniale in cui si prega per un raccolto abbondante.
Photo by Phoenixyz
Infine, a partire dalle 15.30, i sacerdoti iniziano a benedire i circa cento diversi Mikoshi (神輿) minori (gli altari a baldacchino che si usano per trasportare le divinità in processione) per farvi entrare gli spiriti delle divinità. Questi mikoshi sono di proprietà delle comunità dei 44 diversi quartieri di Asakusa che, nei giorni successivi, si occuperanno di portarli in processione.

Sabato: Alle 10 del mattino si tiene una cerimonia di purificazione nello spiazzo dietro la Sala principale del Senso-Ji, in cui vengono messi in mostra tutti i (circa) cento Mikoshi prima dell’inizio delle processioni.

Photo by Justin C.
A partire da mezzogiorno, dopo essere passanti di fronte al tempio, i Mikoshi iniziano lentamente il loro percorso verso i distretti di appartenenza, portati in spalla dagli abitanti del quartiere.
Photo by Justin C.
Anche l’abbigliamento gioca un ruolo fondamentale. La partecipazione a queste processioni è aperta a chiunque (anche ai turisti Gaijin) ma, nel momento in cui si decida di trasportare un Mikoshi, è però necessario indossare una particolare uniforme tradizionale, chiamata Happi (法被).  Si tratta di una semplice giacca in cotone con i colori e lo stemma del quartiere/tempio di appartenenza. Nella maggior parte dei casi, le persone completano la vestizione tradizionale abbinando anche una fascia intorno alla fronte e indossando il tradizionale perizoma Fundoshi (褌) o, in alternativa, dei pantaloncini corti.
La giornata di sabato si conclude con due diversi spettacoli, alle 16 e alle 17, presso il padiglione Kagura-den. Queste due performance di danza cerimoniale si chiamano rispettivamente Hono Buyo e Miko-mai Buso e, la seconda, coinvolge le sacerdotesse del tempio. 
Foto tratta dal seguente sito
Domenica: Quella di domenica è la giornata principale delle celebrazioni ed è quella in cui i tre grandi Honja Mikoshi (本社神輿) del santuario (Ichinomiya 一之宮, Ninomiya 二之宮 e Sannomiya 三之宮) diventano i protagonisti assoluti e sono portati in processione per le strade di Asakusa. 
Photo by たらを
Alle 6 del mattino, in un clima di grande concitazione fra i fedeli, si tiene la cerimonia Miyadashi, in cui i tre altari vengono portati fuori dalla sala del tempio in cui sono custoditi per iniziare la loro processione. Nonostante l’orario, Il Senso-ji è preso d’assalto da migliaia di fedeli che vogliono partecipare all’evento in prima persona.
Foto tratte dal sito wadaphoto.jp
I Mikoshi verranno trasportati, per tutta la durata della giornata, lungo le strade di Asakusa, seguendo percorsi differenti: Ichinomiya attraversa i 16 quartieri del lato Ovest, Ninomiya i 16 quartieri del lato Sud, mentre Sannomiya nei 12 restanti del lato Est. Ognuno di questi Mikoshi pesa circa una tonnellata e ci vogliono circa 120 persone, chiamate Ujiko (氏子), che si alternano per trasportali.  Vedere i fedeli, intenti nel trasporto dei Mikoshi è un’esperienza esaltante poiché si viene coinvolti dal loro estremo entusiasmo e dal loro incitarsi reciprocamente durante il lento percorso, al tipico grido di "Seiya! Soiya!". L’evento è ovviamente molto sentito anche dagli abitanti della zona, che accolgono la benedizione delle divinità pregando ed esponendo le foto dei loro defunti.
Nel primo pomeriggio, sempre nel Kagura-den, si tengono altri due spettacoli di danza cerimoniale (Miko e Buyo), come quelle del giorno precedente. Alle 16 invece, per le strade del quartiere, si può assistere ad un'esibizione di Tamburi Taiko.
Le celebrazioni si chiudono, alle sette di sera, con il rientro nel tempio dei tre Mikoshi.



CHE FESTA SAREBBE SENZA CIBO E BANCARELLE
Come per ogni matsuri che si rispetti, l’intera area del tempio e le strade circostanti sono addobbate a festa.  A partire dalla fine di Nakamise Dori, tutta la zona intorno al Senso-Ji è una sequenza di bancarelle che vendono cibo, dolci, bevande e giochi per bambini.
Questo rende il festival anche un’attrazione per chi volesse semplicemente sperimentare tutte le migliori e famose pietanze dello Street Food giapponese.

Tra le infinità di banchetti che incontreremo, è possibile provare ogni sorta di proposta culinaria e il solo limite sarà solo quello legato alla capienza del nostro stomaco. Takoyaki, Ayu, Okonomiyaki (in mille varianti differenti), Yakitori e Yakisoba dominano la scena, ma non faticherete a trovare anche molte altre cose per soddisfare ogni tipo di palato.
Tra i dolci troviamo banane ricoperte di cioccolato, zucchero filato (che in Giappone ti viene servito in pratici sacchetti per non doverlo mangiare tutto all’istante), frutta caramellata, bubble tea, Kakigori, piccoli kasutera (a forma di personaggi degli anime) e patate fritte dolci.
Non mancano poi le bancarelle che ospitano giochi per i bambini come la classica pesca dei pesci rossi col ventaglio di carta.

FESTAGGIANDO CON LA YAKUZA
Anche se, a seguito di una stretta di vite legislativa, oggi sia cosa meno comune, fino a pochissimi anni fa, era usanza e forte motivo d’interesse, assistere a delle vere e proprie sfilate dei membri della Yakuza che, vestiti del solo Fundoshi, esibivano con orgoglio i loro corpi completamente tatuati.
Ancora oggi, i membri della Yakuza partecipano attivamente al trasporto dei pesantissimi Mikoshi (anche per dare dimostrazione di forza) e, anche se in modo meno spregiudicato, non mancano occasione per spogliarsi del loro happi e mettersi in posa per essere immortalati con i loro corpi artisticamente dipinti.

Foto by Leonardouehara
Photo by Ari Helminen
In conclusione, se vi trovate in Giappone intorno alla metà di maggio, non perdete l’occasione di immergervi nella magica atmosfera di Asakusa e del suo Sanja Matsuri.

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